Istituito nel 1987, il Parco Regionale del Conero è un’oasi ambientale nata attorno all’omonimo monte e si estende per 572 metri di macchia mediterranea a picco sul mare. Un’area protetta in cui è possibile passeggiare, da soli o accompagnati da guide esperte, nei 18 sentieri che si snodano fra i boschi, osservare il transito di uccelli migratori, visitare preziose testimonianze storico-artistiche, come la Torre di Guardia e la chiesetta romanica di S. Maria nella baia di Portonovo.
Sul versante opposto, il monte digrada più dolcemente verso le colline di Poggio, Massignano, Camerano, in un dolcissimo e vario paesaggio agreste.
A nord le splendide spiagge e la baia di Portonovo, con gli scogli del Trave, del Cane e del Cavallo. In alto si nota l’ex convento dei Camaldolesi, ora adibito ad albergo, i ripidi pendii del Belvedere Sud, il piano del Passo del Lupo, il suggestivo sentiero che dà accesso alla spiaggia degli inconfondibili scogli delle Due Sorelle.
A sud, le rinomate spiagge di Numana e Sirolo.
Il Conero si nascondono calette raggiungibili solo dal mare, sempre limpido con profumi di bosco e fiori. Gli appassionati della natura trovano di tutto e di più, dai viottoli silenziosi nel bosco, all’osservazione degli uccelli sui canneti di Portonovo.
Il Parco Regionale del Conero si è ben difeso dall’aggressione del cemento, mentre proliferano piccole aziende agricole, alcune famose anche per un ottimo vino, appunto il Rosso Conero, ora anche in versione Docg. In quest’area, si producono tutti i tipi d’ortaggi e frutta e delicati tipi di miele; molto conosciuta la Lavanda del parco e la splendida fioritura primaverile di ginestra che si alterna al corbezzolo autunnale. Si raccolgono i frutti di bosco e persino una pregiata e rara coltivazione di tartufi. Nelle fattorie si allevano animali da cortile ed è facile trovare un luogo di sosta e una buona tavola di campagna.
Per saperne di più visitate il sito www.parcodelconero.eu